sabato 7 gennaio 2017




COMUNE A TUTTI È SOGNARE

DI EMILIO FANTIN

Le ricadute del sogno sulla realtà diurna e le interconnessioni tra individui di una comunità di sognatori.


Il libro raccoglie, in capitoli indipendenti, diverse annotazioni, testimonianze, scritti e immagini che riguardano la ricerca ventennale dell'autore sul rapporto tra arte e sogni. Dalla loro lettura si possono evincere alcuni aspetti: la funzione intersoggettiva del sogno in una comunità, attraverso l’esperienza artistica; il sogno come esperienza collettiva: sogno e processo creativo, logica e sogno, sogno e realtà immateriale; la capacità immaginativa come processo di costruzione del gruppo stesso; la maieutica del sogno; le ricadute del sogno sulla realtà diurna e le interconnessioni tra individui di una comunità di sognatori. 
Il libro ospita anche un testo della psicologa Elisa Ottaviani e un carteggio digitale con la psicoterapeuta Lucia Lorenzi.
COMUNE A TUTTI È SOGNARE, Ed. PS Guelph (Publication Studio), Canada

ACQUISTABILE  su

LAB: COMUNE A TUTTI E’ SOGNARE 

INCONTRO TRA SOGNO E REALTÀ ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI IMMAGINI 

tutor: Emilio Fantin

27-28-29 gennaio c/o Urban Center, Bologna

NELL'AMBITO DI FRUIT EXHIBITION

Ven. 27/01   17:00-19:00 Contributi / Contributions

Sab. 28/01   10:00-13:00 Si raccontano i sogni / Dream recollection + 14:00-17:00   Restituzione e creazione di un ‘immagine collettiva / Creation of a collective image

Dom. 29/01   17:00-18:00 Presentazione edizione / Book Presentation
CONTRIBUTI
Ogni partecipante è invitato a portare con sé del materiale tratto da film o selezioni di brani musicali, oppure pensieri, immagini, frammenti letterari o poetici, oggetti, che ama e desidera condividere, siano essi propri o di altri autori. Ognuno avrà a disposizione qualche minuto per comunicar ciò che intende offrire agli altri.
SI RACCONTANO I SOGNI
Si raccolgono le immagini oniriche provenienti dalla notte. E se qualcuno non sogna? Non è grave, perché quello che s’intende ricercare sono le analogie, le coincidenze, le indicazioni che ciascuno può trovare tra le immagini e le voci che emergono dal racconto dei sogni (anche degli altri) e i fatti o i ricordi della propria vita.
RESTITUZIONE E CREAZIONE DI UN’IMMAGINE COLLETTIVA
Quale sarà l’immagine che evocherà quel luogo invisibile in cui i sognatori s’incontrano per sancire la loro mutua appartenenza a una comunità invisibile? Lo scopriremo attraverso la ricerca dell’immagine Guida.
ll risultato finale verrà prodotto in una serie di copie che i partecipanti potranno conservare .

Emilio Fantin

Il mio interesse è legato allo stato d’esistenza di una dimensione relativa al sogno, piuttosto che a una sua particolare interpretazione; singoli accadimenti sognati o vissuti in una realtà condivisa, vengono letti come parti di un tutto.

Dal 1995 Emilio Fantin ha iniziato una ricerca sui sogni che l’ha portato a realizzare installazioni e seminari su comunità di sognatori in Italia e all’estero, nell’ambito di una ricerca sovra disciplinare. Ha condotto workshop alle Fondazioni Pistoletto di Biella e Baruchello di Roma, a Art Omi negli USA e con la dottoressa Elisa Ottavini. all’Università di Psicologia, la Sapienza di Roma e la psicologa Lucia Lorenzi, collaboratrice, a suo tempo, di Franco Basaglia. 

Emilio Fantin ha insegnato dal 2005 al 2015 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

***
During the first part of the workshop, participants will bring their own material (thoughts, ideas, images, film scenes, songs, poetry, narrative, concrete objects ecc) and everyone will explain to the group what they want to share with them.

In the second part, participants will collect the dream’s images from the night before. It is not important if any of the participants will not remember any of the dreams of the night before, as the fundamental thing are the analogies between dream and real life.
How will that invisible place where dreamers meet one another look like? Participants will find it through the discovery of a Guide Image and the result will be produced in a number of copies that participants will bring home with them.

PER QUALSIASI INFORMAZIONE / FOR ALL ENQUIRIES PLEASE CONTACT: sara@fruitexhibition.com 



MANIFESTO     ESTETICO     DELL'IMPERCEPIBILE     







































PRACTICES AND EXPERIENCES





























DREAM RESEARCHES



lunedì 30 marzo 2015

Artransit

Dynamica, 19 aprile 2015

Dynamica è un gruppo di lavoro nomade in cui vengono presi in considerazione temi, analisi e visioni, al fine di discutere e di sfidare paradigmi e certezze consolidate. Negli incontri si discutono tematiche diverse, attraverso quei personaggi storici o attuali che si sono spinti oltre i confini del proprio campo di studio. Le conversazioni si basano su due prerogative: un approccio culturale che fa leva sulla complessità e l’indagine su quei personaggi che, a loro discapito, hanno lottato per sostenere punti di vista diversi, spesso scontrandosi con il sapere costituito e con i propri colleghi. In occasione di "Artransit", il primo dei due incontri previsti per Dynamica, si è svolto durante il viaggio in treno da Milano a Zurigo (15 Nov 2014) ed è stato incentrato sul rapporto tra pensiero scientifico e coscienza, con riferimento alla figura del fisico Wolfgang Pauli e del suo rapporto con Gustav Jung.

Nel secondo incontro che si terrà in barca, sul lago Maggiore, il 19 aprile 2015, si parte invece da una parola: si discuterà sul significato della parola libertà e di tutte le sue implicazioni, nei vari campi della vita. Si tratta di capire che cosa significhi libertà oggi e per fare questo ognuno di noi può ispirarsi al pensiero e alla vita di un autore (artista, scienziato, filosofo etc) che abbia saputo svincolarsi dai legami che la propria condizione o il contesto in cui operava imponevano. Non si chiede di portare un resoconto dell’opera o della biografia del personaggio scelto ma di trarre quelle suggestioni e indicazioni che potrebbero essere messe in gioco durante la conversazione sul tema della libertà. Il nostro incontro prevede una conversazione che non impone a nessuno di intervenire o di riferire alcunché, a parte chi si senta di portare un ciontributo, ma chiede solo un po’ di concentrazione, di capacità di ascolto e spregiudicatezza. Sarei felice se voleste unirvi a noi.

Artransit

Dynamica , Apr. 19th, 2015 

Dynamica is a nomadic workgroup that brings together topics, analyses and visions in order to discuss and even to challenge established paradigms and certitudes. In Dynamica meetings, we discuss about issues that refer to historical or current figures, people who have worked on beyond the confines of their field of study . There are two topics in our conversation: a cultural approach which is founded on the idea of “complexity” and a research on those figures who defended their points of view, often by challenging an established and academic knowledge or even questioning their colleagues. On the occasion of “Artransit”, the first of the two scheduled Dynamica meetings took place during the special train journey from Milan to Zurigh (Nov. 15th, 2014). The meeting focused on the relationship between scientific thinking and consciousness with a reference to the physicist Wolfgang Pauli and his relationship with Carl Gustav Jung.

The second meeting will take place in a boat,  during a journey through the Lago Maggiore. This time we will focus on a word: we will discuss the meaning of the word Freedom and all its implications in the different fields of the life. It needs to be understood what freedom means today.  Each one of us could be inspired from the thinking and the life of an author (artist, scientist, philosopher etc) who has been or is able to escape from the imposed bonds of her / his condition or context . Instead  of reporting on her/his work or biography, the suggestion is to bring  those indications about their work, which could be played out during the conversation  on the theme of Freedom. Our meeting previews a conversation which does not oblige any one to report anything, no duties, only some concentration, capacity of listening and an open mind. We will be happy if you would join us: of course any contribution will be welcomed.


martedì 15 gennaio 2013

Video Dyamica


Dynamica. December 15, 2012. Video by Fedra Boscaro.
Thanks to: Fedra Boscaro for helping me to organize the Amilcar Cabral Center meeting,  the Amilcar Cabral Center for hosting the second meeting of Dynamica and Patrick Waldo for his support and for helping me to edit this blog.

Amilcar Cabral Center

versione italiana in basso

Amilcar Cabral Center, Bologna   Dec.15th, 2012
Theme: the consciousness
Morning: Different points of view

At the Cabral Space’s meeting there were about 50 people. After a short presentation, the three relators, according to the point of view of their field of study or work, expressed their opinion about the chosen theme: consciousness. An entomologist spoke about three different types of consciousness: a consciousness related to the rational experience, a consciousness  related to a functional expression and another one related to the meditation, as a spiritual experience. Giorgio Lulli spoke about Shroedinger, who elaborated a point of view on the world, which bridges between a spiritual dimension of consciousness and the world of physic. Antar Marincola told us about his plural consciousness, which puts in relation the color of his skin, the fact of being Italian despite his mother is from Somali. Many other interventions took place, according to different points of view. Of particular interests were the interventions of the Islamic Nasiru, a Nigerian teacher of mechanics, who has being living in Bologna for many years and Giampiero Cane, a musicologist, journalist and Professor. Cane affirmed that the consciousness exists only when we perceive something, all the rest are “tales”, his testual words. As a consequence of what Professor Cane said, we decided not to continue a discussion which would have brought to no conclusion. Our goal was just to show different points of view.

Afternoon
The selection of keywords and the choral experience (expressive approach, intuitive)
If in the morning, we gave our rational and analytical contributions, in the afternoon an expressive and intuitive approach was required. For this reason Serena Teatini, musician and composer was invited. After having selected a certain number of keywords obtained from the previous conversation, Serena Teatini, led those present to live an experience of “being conscious “ of the words, by saying or singing them in a choral form. All of us gave their contribute to the choir and some sang as soloists. We wanted to bridge the intellectual dimension of the morning, with the attitude of expression linked to feelings and sensations.
Conclusion.
It was a test of a meeting which reached an embryonic stage. With one more day of work we might prepare a performance in choral form, in order to present it at the final event scheduled at the end of the course. There will be a two day long festival, during which, the results of the laboratory will be played as performance and presented to the audience.

15 Dicembre 2012

Spazio Amilcar Cabral
Tema: la coscienza
Mattina: Diversi punti di vista 

L’incontro allo spazio Cabral ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone. Dopo una breve presentazione, i tre relatori hanno espresso il loro pensiero sul tema scelto, la coscienza, secondo il punto del proprio campo di studio. Un entomologo, che ci ha parlato dei tre tipi di coscienza: legata all’esperienza razionale, coscienza come espressione funzionale o come esperienza spirituale, legata alla pratica della meditazione. Giorgio Lulli ci ha parlato di Shroedinger, il quale elaborò uno sguardo sul mondo che gettava un ponte tra la dimensione spirituale della coscienza e il mondo della fisica. Antar Marincola ci ha raccontato del suo vivere una coscienza plurima, sempre in bilico tra il colore della sua pelle, il fatto di essere italiano e quello di avere una madre somala.
Altri vari interventi si sono succeduti dando un ampio quadro di punti di vista diversi. In particolare hanno suscitato reazioni contrastanti, l’intervento di Nasiru, un professore di meccanica nigeriano, di religione islamica, che da anni vive e lavora a Bologna e Giampiero Cane, musicologo, giornalista, professore universitario. Quest’ultimo sosteneva che la coscienza esiste solo nel momento in cui noi percepiamo qualcosa, tutto il resto sono “favole”, sue testuali parole.
Nonostante questo ci siamo fermati prima di innescare una discussione che non avrebbe portato a nessuna conclusione: infatti l’intento era era quella di dare un ampio quadro di opinioni.
Pomeriggio
La scelta delle parole chiave e l’esperienza corale (approccio espressivo, intuitivo)
Se nella mattinata l’approccio era stato analitico razionale, nel pomeriggio si richiedeva quello espressivo e intuitivo. Per questo è stata invitata Serena Teatini, musicista e compositrice. Dopo aver selezionato un certo numero di parole chiave ricavate dalla precedente conversazione, Serena Teatini, ha guidato i presenti in un ‘esperienza di presa di coscienza delle parole attraverso  forme corali, a cui tutti hanno dato il loro contributo, sia come solisti che come coristi. Si voleva creare un ponte tra la dimensione intellettuale della mattinata, e l’attitudine espressiva legata al sentimento, alla sensibilità, al sentire.
Conclusione.
E’ stata una prova di come potrebbe configurarsi una “lezione”. In mattina il tema è stato affrontato attraverso un approccio “analitico razionale”, nel pomeriggio cercando di sollecitare l’aspetto dell’espressione, dell’intuizione e della sensibilità.
Nell’idea di un percorso compiuto, questa giornata ha portato a raggiungere uno stadio embrionale. Con un ulteriore giornata di lavoro si potrebbe arrivare a preparare una  performance in forma corale, da presentare in un evento conclusivo programmato a fine corso. Sono previsti due giorni di festival, in cui verranno presentati al pubblico i risultati del lavoro svolto.

versione italiana in basso

Space Barnum, October 15th
The first presentation of Dynamica (dynamic University), took place at the Barnum, a multicultural space located in Bologna, in October 15th.

Spazio Barnum
Spazio Barnum
Emilio Fantin called the citizens to share an ambitious project aimed at creating a dynamic University where “conversations” and artistic practice, are tools to understand the culture of the present and to imagine the future. The goal of this first meeting was to involve, without placing limitations on roles and disciplines, all the people who are interested in a discussion about culture and education in order to build together new training practices: a university that fosters a conversation to address the current moment of cultural crisis and open up new visions. “I am very interested in suggestions and indications from people of different cultures. - Says Emilio Fantin - In this time of deep crisis, I think it is important not only to take note of the failure of some economic and social models, but also to try to play on the verge of knowledge, science and culture, to be able to imagine how to fill the vacuum that seems to oppress us. It is the theme of the “verge”, which allows you to look at things from different points of view, avoiding to be caught in the bonds created by prejudices, dogmas and obsolete paradigms. “The meeting was attended by people of different ages and experience. In the “ateneo dinamico”, the luck of experience of the students should be discussed with the witty comment of writers or researchers, the rigor of scientific reasoning should put in relation with the imaginative and intuitive character of an artistic process, the rigidity of a dogmatic thinking related to the enthusiasm and the curiosity of a young mind.  To witness the interest in this proposal, there were people of different ages, groups, activities, field of studies, and also of the institutions: attended, among others, Simona Lembi, chairman of the board of Bologna, Dede Auregli executive of the province of Bologna, Simona Brighetti of the “assessorato alla cultura di Bologna”, Milena Naldi, president of the “ Quartiere San Vitale”, thinkers and intellectuals including Professor Renato Barilli, Alessandra Borgogelli, Silvia Fanti, and the curators of the International Award Participatory Art, Claudia Löffelholz and Julia Draganovich


Giorgio Lulli e Emilio Fantin





SpazioBarnum

Il 15 ottobre, alle ore 18.30 presso lo Spazio Barnum a Bologna, si è tenuto il primo incontro per Dynamica (ateneo dinamico), dove Emilio Fantin ha chiamato la città a condividere un ambizioso progetto per realizzare un ateneo dinamico, in cui la pratica artistica diventi applicazione per un percorso di conoscenza che aiuti la comunità a interpretare la cultura del presente e a immaginare quella futura.
L’obiettivo di questo primo incontro era quello di coinvolgere, senza porre limitazioni di ruoli e discipline, tutti gli attori della città interessati a una discussione sulla cultura e la formazione, per costruire insieme nuove pratiche formative: un ateneo che stimoli una conversazione per affrontare l'attuale momento di crisi culturale e aprire nuove visioni.
“Sono molto interessato alle suggestioni e alle indicazioni di persone di culture diverse. – afferma Emilio Fantin – In questo periodo di forte crisi, credo sia importante non solo prendere atto del fallimento di alcuni modelli economico-sociali e del lavoro, ma spingersi sul crinale della conoscenza, della scienza e della cultura per potere immaginare ciò che possa riempire il vuoto che sembra opprimerci. E’ questo il tema della “soglia” cioè di quella posizione che permette di guardare le cose da più punti di vista, evitando di restare impigliati nei legami creati da pregiudizi, dogmi o paradigmi desueti.”
All'incontro ha preso parte un gruppo eterogeneo di persone, di diversa età e esperienza. Nell'ateneo dinamico, l'inesperienza dello studente dovrebbe confrontarsi con il commento arguto del letterato o del ricercatore, il rigore di un ragionamento scientifico con il carattere immaginativo e intuitivo di un processo artistico, la rigidità di un pensiero dogmatico con l'entusiasmo e la curiosità di una mente giovane. A testimoniare l'interesse per questa proposta, vi è stata la presenza non solo di persone diverse per età, attività e campo di studio, ma anche delle istituzioni: sono intervenuti, tra gli altri altri, Simona Lembi, presidente del consiglio di Bologna, Dede Auregli dirigente della provincia di Bologna, Simona Brighetti a nome dell'assessorato della cultura di Bologna, Milena Naldi, presidente del quartiere San Vitale, e rappresentanti della cultura tra cui Renato Barilli, Alessandra Borgogelli, Silvia Fanti, e le curatrici del premio internazionale di Arte Partecipativa, Julia Draganovic e Claudia Löffelholz.